RARI NANTES TORINO - COLLARE D'ORO CONI AL MERITO SPORTIVO

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LA STORIA

Torino, anno 1899. Un gruppo di temerari appassionati di nuoto decidono di fondare una società. Alla loro guida c’è il colonnello Vaudano, pioniere delle competizioni in acqua. Nasce così la Rari Nantes Torino, unica realtà natatoria in Piemonte fino al 1918. I suoi dirigenti, da subito molto attivi sul territorio, organizzano cimenti invernali e promuovono le prime gare in piscina, fino ad allora una rarità in Italia. Nel 1907, otto anni dopo la sua fondazione, si svolge il primo grande evento targato Rari Nantes Torino: la “Traversata del Po”, in collaborazione con la Gazzetta dello Sport. Il successo è immediato.
Nel periodo fascista le attività subiscono uno stop, ma la società viene rifondata nel 1947 grazie a Guido Gallo e Carlo Venafro. Arrivano i primi risultati, con la convocazione in Nazionale di Maria Zambrini e la vittoria del campionato di serie A femminile, nel 1955.
Lo stesso anno l’ex nuotatore Giorgio D’Imperio arriva alla guida dei gialloblu. Con lui comincia una nuova stagione: aumentano gli allenamenti e viene data maggiore attenzione alla tecnica, prendendo spunto dal resto del mondo. Non solo. Grazie all’interessamento della Rari Nantes alcune corsie della piscina comunale vengono riservate agli agonisti. E’ il momento in cui la cultura del nuoto prende piede sotto la Mole, con la diffusione dei corsi per bambini. Eugenio Gaglia diventa primatista italiano sui 100 farfalla.
In questo clima, nel 1968, arriva la svolta. Il Comune dà il via libera ai lavori per la costruzione della prima piscina riservata agli atleti, a patto che una società se ne accolli le spese. La Rari Nantes accetta subito la sfida seguita, in seconda battuta, da Centro Nuoto Torino e Libertas Dino Rora. L’”Olimpica”, gestita dai tre gruppi, sarà il punto di riferimento dell’agonismo torinese dal 1970 al 2004. Daria Meinardi vince due argenti agli Assoluti nei 400 e 800 stile libero e Claudio Bevione viene convocato in Nazionale. 
Negli anni successivi la società gialloblu si espande sul territorio. Prima acquisisce l’impianto del Gerbido a Grugliasco, poi quelli di Pianezza e del Parco Sempione (la vasca coperta, inattiva da oltre un quindicennio, viene quasi del tutto ricostruita). Nel 1999, anno del centenario, la Rari Nantes ottiene la gestione della piscina di Grugliasco, incrementando attività agonistica e corsi di nuoto e iniziando a distinguersi anche per le attività di fitness.
Il nuovo millennio segna i primi cento anni di storia e l’inizio del periodo d’oro della Rari Nantes. I tecnici Claudio Rossetto e Fulvio Albanese allenano una squadra ricca di talenti, capaci di dir la loro a livello mondiale.
Federico Cappellazzo agli Europei di Helsinki del Duemila nuota le batterie della staffetta 4 per 200 stile libero, qualificandola per la finale dove vince la medaglia d’oro. Lo stesso anno Andrea Beccari realizza il sogno a cinque cerchi e vola alle Olimpiadi di Sidney, dove sfiora il bronzo nella 4 per 200 stile libero assieme a Emiliano Brembilla, Massimiliano Rosolino e Matteo Pellicciari.
Sono i successi di quelli che si riveleranno anni ricchi di gloria. Ai Mondiali di Fukuoka, nel 2001, Andrea Beccari e Federico Cappellazzo sono ormai atleti consolidati in una staffetta sempre più competitiva. Federico nuota la batteria. Andrea, in finale con Rosolino, Brembilla e Pellicciari, ottiene il risultato più importante della carriera: 7’10”86, medaglia d’argento dietro l’Australia e record europeo. Lo stesso anno Beccari e Cappellazzo conquistano il gradino più alto del podio alle Universiadi di Pechino. Intanto il diciannovenne Filippo Magnini, ranista di talento, si trasferisce da Pesaro a Torino, dove gli viene cambiato lo stile e stringe un sodalizio molto stretto con Rossetto, che lo accompagnerà per tutta la carriera. Nel 2002, agli Europei di Berlino Federico è finalmente in finale nella 4 per 200 stile libero. E’ oro. Andrea ottiene la medaglia di bronzo nuotando in batteria nella 4 per 100 stile libero. Nel 2003, ai Mondiali di Barcellona, Federico si qualifica nella finale individuale nei 200 stile libero e ottiene il 6̊ posto con 1’48”79, mentre la staffetta 4X200 stile libero, in cui partecipa, sfiora il podio arrivando quarta per soli 30 centesimi dopo i tedeschi.
Il 2004 è l’anno di Filippo Magnini in Rari Nantes Torino. Alle Olimpiadi di Atene conquista il bronzo nell’ormai consacrata 4 X 200 stile libero ( assieme a Federico Cappellazzo che nuota la batteria); agli Europei di Madrid fa doppietta di ori nelle staffette 4 X 100 e 4 X 200 stile libero. Nel 2005 la fondista Laura La Piana è terza nei 25 chilometri ai Campionati Mondiali di Montreal, mentre Loris Facci ottiene la finale nei 200 rana. Inizia la parabola ascendente del ranista classe 1983, allenato da Fulvio Albanese: nel 2006 tocca primo agli Europei di Budapest nei 200 rana, ma viene squalificato per virata irregolare; la rivalsa arriva l’anno dopo, quando si conquista il bronzo ai Mondiali di Melbourne. Nel 2008, alle Olimpiadi di Pechino, è ancora finalista nei 200 rana.
Il 7 novembre 2012 scompare Fulvio Albanese, storico allenatore e direttore tecnico della Rari Nantes Torino, colonna portante della società.
Nel 2013 Francesco Di Lecce partecipa ai Campionati Europei in vasca corta di Herning e ottiene l’oro con la staffetta 4 x 50 mista, il bronzo con la 4 X 50 mista mista, il settimo posto nei 50 rana, l’undicesimo nei 100 rana. Nel 2015 Luisa Trombetti prende parte all’Universiade di Gwangju, dove si classifica quinta nei 400 misti, sesta nella staffetta 4 X 200 stile libero e settima nei 200 misti. A dicembre dello stesso anno vola a Netanya per i Campionati Europei in vasca corta, in cui si piazza sesta nei 400 misti e dodicesima nei 200 misti. Il 2016 è l’anno della consacrazione di Luisa, prima con gli Europei di Londra, in cui è sesta nei 400 misti e undicesima nei 200 misti, e poi con il raggiungimento più importante della sua carriera: le Olimpiadi di Rio De Janeiro. Nel 2017 Aurora Petronio viene convocata per le Universiadi di Taipei, dove sfiora il podio nei 200 farfalla, chiusi al quarto posto per soli 10 centesimi.
Nel salvamento, Federico Gilardi e Jacopo Musso arrivano ad essere tra i migliori atleti al mondo, vincendo entrambi diverse medaglie (anche d’oro) iridate ed europee e segnando tutti e due, nel 2017, il nuovo primato mondiale, Musso nei 100 manichino pinne e torpedo e Gilardi nei super lifesaver. Carlotta Gilli, nel frattempo, diventa una delle atlete più significative del panorama del nuoto paralimpico mondiale. Al momento, infatti, detiene sette record del Mondo della categoria S13 (atleti ipovedenti) e ha collezionato cinque ori ai Campionati del Mondo di Città del Messico del 2017 e quattro ori, un bronzo e un argento a quelli di Londra del 2019.

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